TI VA DI BALLARE UN TANGOLATES CON ME?

Sting non ne può più fare a meno. Ormai le tappe dei suoi tour sono intervallate da esercizi di “tangolates”. Niente male per una disciplina che è nata in un ospedale, ha attra¬versato le stanze delle palestre…

…e delle accademie di danza e infine varcato la soglia del jet set, contagiando celeb del calibro di Bryan Adams, Valeria Mazza e il ballerino Julio Bocca. L’ultima frontiera del fitness, il tangolates appunto, è un’invenzione dell’eclettica Tamara Di Tella, pioniera del pilates in America Latina. Una disci¬plina che, come suggerisce il nome, coniuga l’eleganza del tango all’efficacia del pilates. Anni fa, Di Tella propose a un ospedale di Buenos Aires di utilizzare il pilates per la riabilitazione di pazienti con disfunzioni neuro-motorie. «I pazienti con problemi neurolo¬gici hanno difficoltà a recuperare il movimento», spiega Tamara.

Per facilitare le cose ho messo di fronte a ciascuno di loro un istruttore, in modo che potessero copiare gli esercizi. Quindi ho aggiunto la musica,il cui ruolo nella riattivazione dei movimenti è straordinario. I medicimi hanno suggerito un ritmo forte, marca¬to, così hoscelto il tango. Ed è nato iltangolates». n nome è diven¬tato un marchio registrato e lalicenza è stata venduta a una deci¬na PILATES TAMARA DI TELLA TANGOdi Paesi, tra cui l’Italia,dove si stanno organizzando centri dì tangolates. «I principi fondamentali delle due discipline sono gli stessi», sottolinea Di Tella. «Concentrazione, controllo, coordina¬zione e movimenti fluidi. Ma, ai benefici del pilates, il tangolates aggiunge la parte aerobica. Senza contare che il primo è composto da 500 movimenti, il secondo da oltre 1.000». Sbarre di legno, piattaforme tipo step, archi, piccole palle: nel tangolates la panca è scomparsa per lasciare il posto a strumenti più leggeri, ideali per esercitarsi con ganci, ochos e altri passi di tango.

Perché se è vero che il tangolates allunga i muscoli e migliora la postura, insegna anche a ballare. Certo, mancano la sensualità dell’abbraccio, la morbida penembra della milonga: in altre parole, la poesia dei tan¬go. Ma la danza è anche tecnica. E affinarla in palestra può aiutare a muoversi, poi, con scioltezza anche in pista.